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Libretto sulle polveri sottili

Libretto sulle polveri sottili
di Prof Paola Palestini e il centro POLARIS , Università Milano-Bicocca

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Heavy Environmental Pressure in Campania and Other Italian Regions: A Short Review of Available Evidence (2018)

Heavy Environmental Pressure in Campania and Other Italian Regions: A Short Review of Available Evidence. Int J Environ Res Public Health 2018

di Mazza A, Piscitelli P, Falco A, Santoro ML, Colangelo M, Imbriani G, Idolo A, De Donno A, Iannuzzi L, Colao A.

Background e Obiettivi: L’area di Napoli e la regione Campania, in Italia, stanno vivendo le drammatiche conseguenze della diffusa pratica di smaltimento illegale di rifiuti, con conseguenti possibili minacce per la salute umana. Questa zona è stata denominata “Terra dei fuochi” a causa della pratica comune di bruciare i rifiuti abbandonati. L’interesse internazionale per la “emergenza rifiuti” della Campania ha innescato diversi studi epidemiologici. Il nostro lavoro era finalizzato a mettere in evidenza le prove disponibili sulla contaminazione umana e ambientale nella regione Campania, considerando al contempo la carenza di conoscenze simili sulla situazione in altre aree gravate da un elevato tasso d’inquinamento ambientale.
Metodi: Abbiamo analizzato i risultati degli studi riguardanti l’inquinamento ambientale e la salute della popolazione nella regione Campania, a partire dalle più recenti pubblicazioni su questo argomento e confrontato i loro risultati con quelli relativi ad altre regioni. Abbiamo esaminato 18 studi epidemiologici/di sorveglianza su cancro e biomonitoraggio umano o animale.

Risultati: Questi studi mostrano risultati preoccupanti, che potrebbero essere considerati paragonabili a quelli disponibili per altre aree italiane gravate da pesanti attività di tipo industriale. Il rilascio di contaminanti ambientali associati all’incenerimento dei rifiuti o al loro smaltimento nelle discariche rappresenta un rischio per la salute pubblica, come dimostrato da numerosi studi (anche se non in modo definitivo).

Conclusioni: Le attuali conoscenze disponibili per la regione Campania sono migliori di quelle disponibili per altre aree che stanno affrontando problemi simili a causa di intensa attività antropiche, compreso il traffico illecito di rifiuti. Pertanto, Napoli e la Campania potrebbero rappresentare un caso di studio prezioso per lo sviluppo di modelli generali per ricerche sulla contaminazione ambientale e umana.

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Acqua terra energia. Progettare il futuro in tempo di crisi (2013)

Acqua terra energia. Progettare il futuro in tempo di crisi (2013)

di Marco Manunta, Roberto Meregalli | MC Editrice

Energia. Gli effetti della crescente fame di energia sul pianeta sono rilevanti. Dove si colloca l’Italia in questo contesto? Abbiamo bisogno di nuove centrali o di nuovo gas? Paghiamo le bollette elettriche più alte d’Europa? Che ruolo hanno rinnovabili e nucleare? Acqua. Come è possibile mantenere il controllo democratico su questo bene comune? Nonostante l’esito del referendum del 2011, continuano le manovre per smantellare i servizi pubblici. In che modo? Quali sono i costi in bolletta di una gestione affidata al mercato? Perché, in Europa, i Comuni decidono di tornare alla gestione interamente pubblica? Terra. Perché la terra è sempre più oggetto di contesa? Si parla di cibo come petrolio del futuro: cosa sta succedendo all’agricoltura? Quanto influisce la finanza sul prezzo del cibo nel piatto? E il cambiamento del clima? Come assicurare a tutta l’umanità l’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile.
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La terza rivoluzione industriale (2015)

La terza rivoluzione industriale (2015)

di Jeremy Rifkin | Oscar Mondadori

Il petrolio e gli altri combustibili fossili, le fonti energetiche su cui si basa l’odierno stile di vita nei paesi dell’Occidente, sono in via di esaurimento, e le tecnologie da essi alimentate stanno diventando obsolete. Intanto, i mali che affliggono il mondo globalizzato – crisi economica, disoccupazione, povertà, fame e guerre – sembrano aggravarsi anziché risolversi. A peggiorare le cose, si profila all’orizzonte un catastrofico cambiamento climatico provocato dalle attività industriali e commerciali ad alte emissioni di gas serra, e che già entro la fine di questo secolo potrebbe mettere a repentaglio la vita dell’uomo sul pianeta. La nostra civiltà, quindi, deve scegliere se continuare sulla strada che l’ha portata a un passo dal baratro, o provare a imboccarne coraggiosamente un’altra. E non ha molto tempo per farlo. Dopo trent’anni di studi e di attività sul campo, Jeremy Rifkin decreta la fine dell’era del carbonio e individua nella Terza rivoluzione industriale la via verso un futuro più equo e sostenibile, dove centinaia di milioni di persone in tutto il mondo produrranno energia verde a casa, negli uffici e nelle fabbriche, e la condivideranno con gli altri, proprio come adesso condividono informazioni tramite Internet. Questo nuovo regime energetico, non più centralizzato e gerarchico ma distribuito e collaborativo, e che segnerà il passaggio dalla globalizzazione alla «continentalizzazione », dovrà poggiare su cinque pilastri: la definitiva scelta dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili; la trasformazione del patrimonio edilizio in impianti di microgenerazione; l’applicazione dell’idrogeno e di altre tecnologie di immagazzinamento dell’energia in ogni edificio; l’unificazione delle reti elettriche dei cinque continenti in una inter-rete per la condivisione dell’energia; la riconversione dei mezzi di trasporto, pubblici e privati, in veicoli ibridi elettrici e con cella a combustibile per acquistare e vendere energia. Ma, per risultare decisiva, questa «democratizzazione » dell’energia dovrà essere accompagnata da una rivoluzione culturale, il cui primo obiettivo sarà lo sviluppo di una «coscienza biosferica»: «Solo quando cominceremo a pensarci come un’estesa famiglia globale, che non include solo la nostra specie ma anche tutti i nostri compagni di viaggio nel cammino evolutivo della terra, saremo in grado di salvare la nostra comune biosfera e rinnovare il pianeta per le future generazioni».
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Ci salveremo dal riscaldamento globale? (2004)

Ci salveremo dal riscaldamento globale? (2004)

di Andrea Pinchera | Laterza

Per la prima volta da quando ha abbandonato le caverne, l’umanità si trova di fronte a un emergenza che minaccia il clima della Terra e mette in questione il suo modello di sviluppo. Riuscirà a reagire in tempo? Andrea Pinchera, giornalista, si occupa di ambiente, scienza e storia. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Enea “Sviluppo sostenibile”.
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2030. La tempesta perfetta. Come sopravvivere alla grande crisi (2012)

2030. La tempesta perfetta. Come sopravvivere alla grande crisi (2012)

di Gianluca Comin, Donato Speroni | Rizzoli

Nei prossimi 40 anni la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi. Come potrà il nostro pianeta reggere i consumi attuali, tanto più se estesi ad altri due o tre miliardi di persone che aspirano a omologarsi allo stile di vita dei Paesi più ricchi? Serviranno 2 miliardi di nuovi posti di lavoro, ma contemporaneamente le riserve energetiche si andranno esaurendo, l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso, il pianeta continuerà a riscaldarsi e sarà colpito sempre più spesso da grandi catastrofi naturali. Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall’economia alla politica, Gianluca Comin e Donato Speroni ci spiegano come nel 2030 i problemi che oggi cominciano a manifestarsi potrebbero combinarsi in una “tempesta perfetta” di impatto devastante. Siamo pronti a farvi fronte? Certo, la responsabilità è dei governi nazionali: è ora di smettere di perseguire miopi priorità e di cominciare ad adottare politiche lungimiranti, consapevoli della necessità di trovare soluzioni globali. Ma, come ci ricordano gli autori, la vera sfida è per tutti noi cittadini, comunità locali, imprese, organizzazioni non profit: i comportamenti virtuosi non riguardano solo un diverso modo di consumare, ma un diverso modo di pensare i rapporti con gli altri, di dare valore al capitale sociale, di misurare la felicità senza ricorrere al Pil. Le nuove tecnologie metteranno a disposizione dell’umanità risorse immense, purché siamo in grado di farne buon uso.
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La verde pelle di Gaia. Dialogo tra un biologo e un druido nel bosco (2015)

La verde pelle di Gaia. Dialogo tra un biologo e un druido nel bosco (2015)

di Giuseppe Barbiero, Federico Gasparotti, Elena Baruzzi | Libreria Universitaria

Immaginate un sorprendente incontro fra due studiosi della natura divisi da duemila anni di progressi scientifici. Un incontro magico in cui dialogano un antico druido e un biologo moderno, e durante il quale il lettore si rende conto di come la scienza contemporanea stia riscoprendo dimenticate conoscenze e di come la biologia stia sempre più focalizzandosi sulla necessità di recuperare uno stile di vita naturale.
I due protagonisti di questo libro vi accompagneranno in una stimolante passeggiata nel bosco, fra alberi, colori, profumi, ragionando sul rapporto fra gli elementi e confrontandosi sulla sacralità della vita su Gaia, il nostro pianeta, che arriverete a comprendere nella sua essenza di organismo vivente. Il dialogo fra i due saggi fluisce spontaneamente, in un rincorrersi di spunti e riflessioni costantemente in equilibrio fra scienza e filosofia, fra biologia e spiritualità, fra contemporaneità e antichità.
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Italia 2020. Energia e ambiente dopo Kyoto (2013)

Italia 2020. Energia e ambiente dopo Kyoto (2013)

di Istituto Sviluppo Sostenibile Italia a cura di Paolo Degli Espinosa | Edizioni Ambiente

Il rinnovamento energetico è una grande opportunità per l’Italia. Le ragioni di una svolta in senso sostenibile del nostro sistema energetico sono note da anni, ma assumono oggi un’importanza cruciale per due eventi concomitanti: da una parte la limitata offerta di petrolio, che nonostante i prezzi alle stelle stenta a tenere il passo con la crescente domanda asiatica, e dall’altra il rischio di rottura degli equilibri climatici, in buona parte causati proprio dall’elevato consumo di petrolio, anche sotto forma di carburante.

Quale direzione scegliere per uscire dalla dipendenza dall’oro nero? Nel nostro paese il dibattito su questo tema ha visto riemergere prima l’ipotesi di un maggiore impiego del carbone – in netta contraddizione con gli obiettivi sottoscritti a Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 – e poi la riproposta del nucleare, una tecnologia che però comporta tuttora costi e rischi molto elevati.

La scelta energetica proposta dagli autori di Italia 2020 è radicalmente diversa: un impegno forte sull’efficienza energetica, la più disponibile e meno costosa delle risorse. Già da sola permette di conseguire la stabilità dei consumi e la riduzione del peso delle importazioni, pur aumentando i servizi. Nella stessa ottica va dato impulso alla cogenerazione-trigenerazione diffusa.

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Autonomia energetica.Ecologia, tecnologia e sociologia delle risorse rinnovabili (2006)

Autonomia energetica.Ecologia, tecnologia e sociologia delle risorse rinnovabili (2006)

di Hermann Scheer | Edizioni Ambiente

Che cosa ostacola ancora oggi il decollo di un sistema energetico basato sulle risorse rinnovabili? Se l’interesse da parte del pubblico verso le tecnologie energetiche pulite appare elevatissimo, quando ci si sposta sul piano dei decisori si trovano resistenze enormi e spesso il dibattito sembra non solo in stallo, ma addirittura in regresso. A intervalli regolari si riprende a parlare di nucleare, mentre il peso delle fonti fossili cresce e l’impegno nello sviluppo delle risorse rinnovabili rimane perlopiù alle dichiarazioni di principio. Potenza delle lobby, certamente, ma anche una diffusa inadeguatezza della politica nell’attuare concretamente scelte ispirate alla logica dell’interesse collettivo.

Oggi ci troviamo su un crinale: l’avvio della svolta verso un sistema energetico basato sulle risorse rinnovabili sembra sempre più vicino, ma lo è quanto il rischio di una ulteriore e costosissima stagnazione.

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Il futuro dell’energia. Guida alle fonti pulite per chi ha poco tempo per leggere (2011)

Il futuro dell’energia. Guida alle fonti pulite per chi ha poco tempo per leggere (2011)

di Mario Tozzi, Valerio Rossi Albertini | Edizioni Ambiente

È possibile trarre energia solare da una busta per la spesa? La nuova rete mondiale dell’energia sarà simile al web? Esistono alternative valide ai combustibili fossili (uranio compreso)? A queste domande rispondono Mario Tozzi e Valerio Rossi Albertini, due ricercatori del CNR da anni impegnati nella battaglia per uno scenario energetico pulito, sostenibile e basato su fonti rinnovabili.

Nel mezzo di un’“era energetica” di transizione, il nucleare stava tornando a emergere come una delle ultime possibilità di disporre di grandi quantità di energia. Ma, come già avvenuto un quarto di secolo fa, un gravissimo incidente ha spinto l’atomo nell’angolo; i costi immensi e i problemi ancora irrisolti delle scorie e della sicurezza hanno fatto il resto.

Anche per questi motivi è importante “riscoprire” le rinnovabili sicure di oggi. In questo agile tascabile è facile capire come funzionano tutte quelle tecnologie esistenti che permettono una fornitura senza rischi.

Non solo: già si scorge quale sarà il futuro nel campo delle rinnovabili. Gli autori aprono la porta al lettore su un mondo di tecnologie innovative in fase di collaudo nei laboratori di ricerca (pannelli fotovoltaici plastici, celle a combustibile idrogeno, dispositivi per l’accumulo come le batterie a ioni di litio ecc.). Sono queste le nuove frontiere della ricerca e le applicazioni possibili, dove ciò che sembra avveniristico oggi prefigura la quotidianità di domani.