ANTER seleziona 75 bambini per una ricerca epocale: coinvolti nord, centro e sud
Al via una ricerca scientifica che coinvolgerà 75 bambini su tutto il territorio nazionale. I bimbi coinvolti saranno dotati di uno strumento di misurazione della qualità dell’aria che analizzerà la concentrazione di polveri sottili presenti negli ambienti outdoor e indoor da loro frequentati.
Come un “polmone artificiale” l’apparecchiatura, per 48 ore, geolocalizzerà ogni bambino seguendolo in tutte le sue attività quotidiane e “respirando” la stessa aria. I dati così raccolti verranno analizzati per identificare le maggiori fonti di inquinamento, quel killer invisibile che, secondo la piccola ma importantissima ricerca già svolta dall’Università di Cassino, si nasconde tra le pareti della cucina.
I risultati della nuova ricerca, effettuata in collaborazione con la stessa Università di Cassino, saranno messi a disposizione della comunità scientifica e pubblicati sul sito di ANTER: www.anteritalia.org
“L’inquinamento dell’aria in Italia è tra i più preoccupanti in Europa. Non possiamo più tollerarlo. Molte sono le domande e molti i campi inesplorati.”
Antonio Rainone, Presidente di ANTER
I numeri sulla salute parlano chiaro. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), più di un quarto dei decessi dei bambini di età inferiore ai 5 anni (quasi 2 milioni) è dovuto all’inquinamento ambientale.
L’ultimo rapporto dell’Unicef, del 2017, dimostra che respirare l’aria inquinata dalle polveri microscopiche sospese nell’aria danneggia il tessuto cerebrale e compromette lo sviluppo cognitivo per tutta la vita.